Arredare con le piante: lo stile di Flo Fiori

Al confine tra il desiderio e la concretezza, dove la bellezza incontra l’utilità, nasce una professione che è arte: arredare con le piante. C’è un riferimento certo che Campogrande Real Estate propone a tutti i suoi clienti: Flo Fiori di Annalisa Lo Porto. La sua formazione di tecnico pubblicitario professionista e l’esperienza nel settore della comunicazione l’hanno spinta nel tempo ad aprire un strada nuova, dalla sua Treviso fino a Vicenza e, da vent’anni, a Bologna in via Saragozza 23 www.flofiori.com.

di Damiano Montanari

Come è nata l’idea di arredare con le piante?

“Mancava una realtà che avesse la capacità di proporre il mondo del fiore in maniera più naturale e spontanea. In seguito a viaggi in Olanda, Danimara, Francia e Inghilterra compresi il potenziale di questa attività. Oggi la gestisco con mio marito Francesco Dal Bo, che prima lavorava nel mondo della moda. L’incontro delle nostre competenze ci ha permesso di intercettare quanto il fiore celi in sè il bisogno di comunicare con la gente; non è solo un ornamento, ma nasconde un’emozione, un sentimento”.

La sua attività come si lega al mercato immobiliare?

“Ora la pianta è diventata parte integrante di un progetto di arredo, sia dal punto di vista estetico ed emozionale, sia dal punto di vista curativo. La potremmo definire come una entità alla quale affidare affetto. Questo concetto di prendersi cura, “take care” come dicono gli inglesi, porta con sé anche un notevole impatto estetico”.

Come si manifesta?

“Ad esempio nella scelta di vasi contenitori particolari, di cui noi siamo esclusivisti. Sono dei veri e propri elementi di arredo per la forma, la smaltatura, la ricerca dell’estetica. Solitamente si accompagnano a piante di grandi dimensioni che vanno a decorare e a riempire l’ambiente. Se ne ricava una sensazione di accoglienza e di pregio e in alcune situazioni diventano pure un elemento di “status”, come un divano pregiato o un mobile di design”.

Quali tipi di vaso sono oggi di maggiore tendenza?

“Dipende dal tipo di casa. In quelle moderne si è soliti mantenere la pulizia delle forme e dello stile, per cui tendenzialmente si scelgono vasi materici, non smaltati. Al contrario chi abita in una casa classica, e desidera un elemento di rottura, si orienta su un vaso con smaltatura metallizzata, particolare, elegante”.

La pandemia ha influito sulla richiesta dei clienti di arredare con le piante?

“Sì. Dovendo restare più tempo a casa, i clienti hanno avvertito la necessità di dare un tocco di verde ai loro interni, di arredare con le piante in modo migliore le terrazze e di curare di più i giardini. Si è avvertita l’importanza di ricreare l’effetto della natura, cercando di farla entrare nelle case”.

E nei giardini?

“Certamente. Di solito in Italia era diffusa, a torto, l’abitudine di riservare alla cura del giardino un budget inferiore o comunque di non considerarlo una priorità. Oggi non è più così. L’orientamento è fare in modo che il giardino diventi un prolungamento dello spazio interno all’abitazione”.

Quali stanze si preferisce arredare con le piante?

“Il soggiorno prima di tutto, ma magari anche il bagno, con una pianta più piccola. Sarebbe bello e utile pure in camera da letto. Purtroppo c’è ancora la falsa credenza che non sia consigliabile tenere una pianta dove si dorme, ma in realtà basta sceglierne una che rilasci ossigeno durante la notte, come le sansevierie, le orchidee o l’aloe”.

Quali sono le piante più ricercate oggi sul mercato?

“Sicuramente il banano. Ha un bell’impatto estetico e comunica quel senso di esotico che ancora piace molto. Prima di decidere quale pianta e quale vaso acquistare, però, è necessario fare altre valutazioni”.

Quali?

“Il fattore luce è fondamentale Poi vanno valutati lo spazio disponibile ed il tipo di stile che la casa propone e, non ultima, la capacità di gestire il verde interno da parte del cliente. Questi aspetti renderebbero preferibile pensare all’arredo verde già nella fase di progettazione di una abitazione”.

La strelitzia nicolai è apprezzata?

“Sì, si usa all’interno e teme il freddo. Può raggiungere anche tre metri di altezza per cui va posizionata in uno spazio adeguato. Chi è più legato alo stile delle case del passato, invece, si può orientare ad esempio sulle chenzie”.

Arredare con le piante è un servizio scelto maggiormante da quale target di clienti?

“Non ci sono preclusioni. Le fasce più abbienti sono quelle più “mature”. I giovani sono molto appassionati di piante, ma hanno una capacità di spesa più bassa. Sono solitamente buoni navigatori del web e hanno le idee chiare. Amano circondarsi di piante con caratteristiche particolari, come ad esempio quelle depurative dell’aria, che possano portare un benessere psicofisico”.

E le aziende?

“Anche le aziende si sono molto avvicinate al tema di arredare con le piante, per creare ambienti più accoglienti per i propri lavoratori. Lo stesso hanno fatto i ristoranti per i loro clienti. L’attenzione all’ambiente sta diventando una priorità”.

I costi necessari ad arredare con le piante sono alti o accessibili a tutte le fasce di clienti?

“I costi variano a seconda della dimensione della pianta, dal costo del trasporto, dalla scelta di dove posizionarla e dal tipo di vaso che si sceglie per contenerla”.

Perché oggi consiglierebbe di arredare con le piante?

“Perché una pianta regala bellezza, piacere, benessere ed è diventata anche un segno distintivo di uno status. E’ una tendenza che ormai si è affermata. Per certi verso è un po’ come creare un set cinematografico. Pensiamo ad esempio all’utilizzo di piante rampicanti da pareti per gli interni, per creare un ombrello di verde che ripara e avvolge”.

Per arredare con le piante in modo efficace è necessario affidarsi a dei professionisti?

“Assolutamente sì. Le nostre valutazioni sono fondamentali. Per questo una agenzia innovativa come Campogrande Real Estate ha scelto di collaborare con una realtà come la nostra”.

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