Illuminazione, i 3 segreti del successo di Lym

di Damiano Montanari

Innovatori del mondo dell’illuminazione, hanno saputo e sanno precorrere i tempi attraverso intuizioni che si rivelano puntualmente vincenti: i 3 segreti del successo di Lym spiegano bene l’ascesa di questa nuova realtà. Sicuramente tra le cose più interessanti figura la partnership che sta nascendo tra Lym e il gruppo Campogrande. Sull’asse Bologna – Sacile, sede dell’azienda leader dell’illuminazione, corrono idee e intuizioni che coinvolgono tanto Campogrande Real Estate, quanto Campogrande Concept. Così il mondo del contract e quello dell’arte si fondono con la tecnologia, regalando ai fruitori di tanta bellezza un senso di soddisfazione e di appagamento delle proprie aspettative.

A parlarne è Davide Deplano, socio fondatore e amministratore di Lym.

Quando e perché nasce Lym come azienda?

“L’azienda è nata nel 2017 come startup innovativa. I nostri tre pilastri, i tre segreti del nostro successo, sono il made in Italy integrale, il design minimalista e la tecnologia. Lym ha alla propria base invenzioni e brevetti depositati legati ad un nuovo approccio di interazione con l’illuminazione. Il nostro nome non è altro che l’acronimo di Light Your Movement: siamo forti e identificabili in tutto ciò che riguarda la luce in movimento”.

Di recente Lym ha partecipato al Salone del Mobile a Milano. Quali sono le vostre nuove tendenze in materia di illuminazione?

“Al Salone del Mobile abbiamo alzato il sipario su nuovi prodotti, nuove lampade. In particolare abbiamo presentato Gio, Gia e Iride. Si tratta di tre lampade che reinterpretano forme note del mondo del mondo dell’illuminazione, ma in modo totalmente diverse, perché usano esclusivamente una luce indiretta”.

Qual è l’obiettivo?

“Creare un confort visivo. Quello prodotto è, per certi versi, simile all’effetto bronzo e al vetro fumè”.

A quale target si indirizzano i prodotti di Lym?

“Su certi prodotti non esiste un target preciso. Direi che i destinatari dei nostri prodotti sono gli amanti della tecnologia in grado di creare speciali atmosfere”.

Come nasce la vostra collaborazione con il gruppo Campogrande?

“Per la nostra azienda questo è un momento strategico. La partnership con il gruppo Campogrande nasce dalla volontà di aprirci ad un mercato nazionale ed europeo. Riteniamo molto importante essere presenti nella dimora storica sede del gruppo Campogrande a Bologna, perché tramite quella location si avrà la visibilità che cerchiamo a livello nazionale ed internazionale. Attraverso il gruppo Campogrande possiamo muoverci su due binari: quello del contract e delle ristrutturazioni e quello legato al mondo museale attraverso collaborazioni con artisti, designer e architetti del panorama italiano”.

Quale contributo Lym porta nella partnership con Campogrande Real Estate?

“In questo caso parliamo di ristrutturazione ed illuminazione, due mondi molto legati tra loro. Lym sostiene il concetto “luci chiavi in mano”, quando lavora su un appartamento o una unità abitativa, a lo stesso si potrebbe dire se parlassimo di un hotel, della sede di una realtà istituzionale o di location legate al mondo della ristorazione. Il nostro obiettivo, il valore aggiunto che intendiamo portare a Campogrande Real Estate, è integrare negli appartamenti o nelle unità abitative tutte le tecnologie necessarie per una illuminazione all’avanguardia, in modo da dare al cliente finale un confort abitativo molto alto. Allo stesso tempo garantiamo facilità nell’utilizzo delle tecnologie e sicurezza di interazione anche con la parte impiantistica”.

Come si raggiunge questo risultato?

“Come Lym abbiamo sviluppati nuovi progetti che, ad esempio, prevedono punti luce intuitivi, immediati, che lavorano a bassissimo consumo energetico e che sono sempre configurabili dall’utente. In questo modo andiamo, di fatto, ad eliminare il concetto di cambiare la lampadina quando non funziona più”.

In che modo?

“Installiamo punti luce integrati nelle pareti. Sono invisibili, integrati nel pannello in cartongesso, e permettono all’utente di installare e cambiare i punti luce con un semplice gesto. Questo è possibile grazie ad un sistema magnetico di fissaggio e induzione per la trasmissione di energia”.

Di quali altri vantaggi può beneficiare un cliente che sceglie prodotti di Lym per la ristrutturazione della sua abitazione?

“Se da un lato rappresenta una forma di investimento perché fa aumentare il valore dell’immobile, dall’altro produce un chiaro risparmio per il maggiore efficientamento energetico che si raggiunge. Parliamo di rendimenti che vanno fino a 180 lumen per 1 watt”.

Per le sue idee innovative, Lym ha recentemente ricevuto dei riconoscimenti?

“Abbiamo avuto due menzioni dall’ADI Design Index, di fatto una preselezione per il Compasso d’Oro, per alcuni nostri prodotti. Tra questi, firmati dal designer e docente veneziano Marco Zito, ricordo SURO. Si tratta di una lampada che, non a caso, è alla base della collaborazione con Campogrande Concept”.

Che caratteristiche ha SURO?

“SURO è una lampada ricaricabile e molto versatile che si abbina a diversi elementi diffusori. SURO, in dialetto veneto, significa tappo. La lampada è, di fatto, un tappo che si appoggia su vasi diffusori di diverse altezze e materiali trasparenti, mat o effetto murano, e si può utilizzare in diversi contesti del mondo hospitality, dagli alberghi alla ristorazione, dalle gallerie d’arte agli eventi del mondo food. SURO ha un CRI, un indice di resa cromatica, di 95. Questo significa che è particolarmente adatta anche per realtà museali”.

Avete già individuato un evento particolare di Campograde Concept in cui sarà utilizzata SURO?

“Sì. Il 22 giugno, all’evento organizzato da Daniela Campogrande Scognamillo in collaborazione con Ert Emilia Romagna Teatro all’Arena del Sole di Bologna, utilizzeremo SURO per un evento con l’artista Pep Marchegiani ed altri artisti che tratteranno i temi della luce e dell’arte a tutto tondo”.

SURO può essere personalizzata da artisti diventando un oggetto unico?

“Sì, certamente, a breve ufficializzeremo la prima collaborazione”.

Quali obiettivi vi siete posti con la collaborazione con il gruppo Campogrande?

“Non poniamo limiti al matrimonio con il gruppo Campogrande. Da un lato possiamo portare un contributo unico nel mondo del contract in tutte le sue declinazioni, dall’altro le nostre lampade permettono di dare agli eventi artistici un tocco esperienziale speciale. Credo che la partnership con Campogrande Real Estate e con Campogrande Concept ci regalerà grandi soddisfazioni”.

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